sabato 29 settembre 2012

L'anello cocktail

Un accessorio che quest'autunno-inverno ci accompagnerà e completerà o definirà il look di molte di noi è: l'anello.
Economicamente siamo in un periodo di recessione, il costo dell'oro è altissimo, troppo alto per permettere ai più di acquistare gioielli.
Allora gli stilisti impongono nella moda una bigiotteria d'impatto, molto vistosa anche nelle sue versioni raffinate.
Può piacere o no, impreziosire o nascondere le dita esili di una mano, ma l'anello cocktail sarà di vera tendenza.


L'anello cocktail si impone colla sua montatura importante, alle volte sembra una scultura, portante una grande pietra sfacettata, per rinfrangere meglio la luce.
Per questo, in genere, le pietre che sovrastano tali montature, oltre ad essere molto grandi, sono di colori decisi.
In genere vengono realizzati con argento 925 o bronzo placcato oro giallo oppure , bellissimo e morbido sulla pelle, l'oro rosa, un'altra tendenza della moda.
Da dove deriva l'appellativo curioso di anello da cocktail?
Durante l'epoca del proibizionismo, negli anni 20/30, in America, le signore più abbienti indossavano, esclusivamente tra le ore 17 e 19, durante gli incontri di società, un vistoso anello rigorosamente sull'anulare della mano destra: il cocktail ring.
Oggi, chissà per quali vie tortuose della moda, eccolo tornare prepotentemente alla ribalta sulle mani delle dive di Hollywood, che gareggiano per le sue dimensioni.
Detto fatto, sarà di certo la tendenza del nostro prossimo look.

lunedì 17 settembre 2012

L'ultima volta che vidi Parigi, ovvero l'ultima volta che vidi il savoir faire

"L'ultima volta che vidi Parigi" è un elegante e pretenzioso negozio nel centro della mia città.
E' un negozio straordinariamente ampio con sfarzosi lampadari di cristalllo da salone da ballo della reggia di Versailles.
Le panoramiche vetrine espongono sempre in bella vista lingerie elegante, estrosa od addirittura eccentrica.
Sia in vetrina che all'interno sugli ampi armadi a vista spiccano vestiti da sera lunghi, corti, ricchi di piume, voile, paillettes.
Alcuni su tessuti lucidi di raso hanno cascate di swaroski e profonde scollature sul decolleté o sul dorso.
Altri luccicano per il tessuto laminato.
Quello che più mi attira in questa boutique sono i vestiti estivi, specialmente quelli a sottoveste, fatti con tessuti evanescenti, tipo seta, dalle fantasie colorate, che in estate lasciano respirare la pelle, esaltano l'abbronzatura e fanno sentire comunque vestite ed eleganti in ogni situazione.
Ho comperato quest'estate lì un bikini in una fantasia sul rosso, tutto un tripudio di perline e piccole pietre variopinte incastonate: il più bel costume da mare che possegga.
Gli accessori come scarpe e borse non sono eccezionali, mancando lì i brand di grosso prestigio.
Poi ci sono cappelli e monili retrò, un pò di profumeria abbastanza ricercata, ma non di certo la più lussuosa che il mercato offra.
Comunque fin qui nulla da ridire, anzi è uno dei pochi negozi in centro, non appartenenti a catene, che si salva e naviga ancora in questi anni di crisi.

Il punto dolente è la gestione..
La proprietaria, bella, altera e arcigna, dietro i suoi occhi di ghiaccio, non spreca di certo il suo tempo ad accogliere i possibili acquirenti.
Ma come un ragno che piano piano trama la propria rete, rimane nascosta dietro i tendaggi.
Appena un cliente varca la soglia, gli sguinzaglia dietro il piccolo branco di commesse, che lei possiede.
A loro volta esse debbono essere sì gentili e disponibili, ma anche obbligate eventualmente a mentire sulla riuscita dei capi in dosso ai clienti e a spingere ad acquisti anche altamente improbabili.

In tempo di saldi regna poi il caos completo.
Le povere commesse devono districarsi su capi e capi accatastati, appartenenti non solo all'anno corrente, ma ad evidenti giacenze di anni passati.
Sono articoli che da anni subiscono lo stesso destino: all'inizio dei saldi costano il 20-30 per cento in meno, poi verso la fine della campagna di saldi vengono in genere ribassati al 50 per cento.

La proprietaria del negozio come un impassibile Caronte traghetta i cartellini dagli articoli alla cassa, dà il conto e striscia la carta.
Imperturbabile accenna un saluto a chi ha acquistato, mentre la commessa, sorridente per la vendita conclusa, apre la porta.

Se un abito lì acquistato, senz'altro alla massima quotazione possibile, poco dopo diventa informe (a me è capitato), si scolora (a me è capitato), o il tessuto perde l'originaria morbidezza, la proprietaria non ne risponde.

Il cliente ha sempre torto.   

mercoledì 12 settembre 2012

Havaianas mania parte 2

Chi come me, abita in posti di mare, è abituato a calzare le infradito di gomma tutta l'estate, per questo ogni anno ne colleziono qualche paio.
Quest'anno sono stata colpita da un delizioso paio di Havaianas in un negozio sotto casa mia: un paio di infradito color argento con uno swaroski conficcato su una tiras di ciascun sandalo.
Spendere 35 euro per delle ciabatte di gomma mi sembrava eccessivo, ma le ho volute ugualmente.
Le ho trovate molto confortevoli, e mi hanno aperto tutto il mondo Havaianas.
Ne ho allora comperate un paio dorate e un altro chiamate Spirit, azzurre colle tiras all'interno dorate, sinuose, al costo di 25 euro ciascun paio.
Curiosando tra i negozietti di Mentone, ho scoperto altri modelli ancora più esclusivi.
A 160 euro ne esiste un modello colle tiras interamente tempestato di swaroski.
A 50 euro (a Mentone costano 60 euro, 10 euro più del prezzo di listino) esiste un modello col logo dorato, con swaroski e borchiette dorate in rilievo incastonati sulle tiras.
Ho dovuto trattenermi dal comperarle!
Sul sito ufficiale Havaianas ho anche visto dei modelli colle suole disegnate da Missoni sui 50 euro.
E come non bastasse, esistono dei modelli colle tiras di pelle di coccodrillo a 450 euro: per me una ostentazione di pessimo gusto!
 

giovedì 6 settembre 2012

Havaianas mania parte 1

Ormai sono pochi i tormentono che accompagnano le estati.
Anche se quest'anno abbiamo avuto una bella e lunga estate calda, la preoccupazione della crisi economica serpeggia troppo in Italia, per potersi completamente lasciarsi andare.
Tuttavia un accessorio molto presente ai piedi delle persone in spiaggia, sulle passeggiate mare o anche in città, e offerto in una vasta gamma in moltissimi negozi di scarpe o articoli da mare, ci invita all'ottimismo e alla spensieratezza: le infradito Havaianas.
Pur essendo un articolo in genere alla portata di tutti e quindi quasi impossibile non incontrare gente che le indossi, è realizzato in tanti colori e combinazioni, da non stancare mai.
Insomma un semplice sandalo di gomma può fare meraviglie.
Ma chi è il brand Havaianas?
Havaianas nasce nel 1962 in Brasile.
L'ispirazione deriva dallo zori, le tipiche infradito giapponesi di stoffa nera colla suola della pianta del riso.
In omaggio a ciò, tutte le Havaianas riproducono la grana del riso sulla suola.
Nel 1970 la ditta lancia una campagna con un famoso attore brasiliano, Chico Anysio.
Havaianas Legitimas non perdono la forma, non fanno cattivo odore e le tiras non si allungano mai.
Infatti già cominciano i tentativi di imitazione.
Nel 1990 personaggi famosi di tutto il Brasile, dallo sport, alla moda, allo spettacolo diventano testimonials delle Havaianas.
Nelle loro case irrompe la telecamera, per riprendere i loro piedi colle tipiche infradito calzate.
Nel 1997 nascono anche le Baby Havaianas, per chi muove i primi passi.
Nel 1998 per celebrare la Coppa del Mondo di calcio in Francia, Havaianas crea un nuovo modello, che riprende i colori della squabra verde oro con una piccola bandierina brasiliana sulle tiras.La Coppa non verrà vinta dal Brasile, ma questo oggetto diventa subito un cult sia in Brasile che all'estero.
Nel 2000 le Havaianas cominciano ad apparire sulle riviste internazionali.
Nel 2003 Havaianas disegna modelli esclusivi per i candidati all'Oscar del Cinema.
Nel 2004 nasce la collaborazione col gioiellere H. Stern per un modello speciale a tiratura molto limitata: oro 18 carati incastonato di diamanti.
Nel 2006 nasce l'Havaianas slim più sottile e sinuosa per incontrare il gusto del pubblico femminile.
Nel 2007 Havaianas si espande negli Stati Uniti.
Nel 2008 Havaianas sbarca in Europa e apre il suo quartier generale europeo a Madrid.
Nel 2009 apre a San Paolo il primo flagship store Havaianas, dove gli appassionati possono trovare le linee complete e le anteprime, e dove si respira l'entusiasmo e la positività dello spirito brasiliano.